Ultimo arrivederci, punta anita, valbaione di lozio

eccomi che dopo mesi di silenzio, dovuto all’aver buontempo, mi ritrovo in questi pazzi sabati sera malinconci ops! malinconici dublinesi a scrivere cose raccattate qua e là tra le esperienze degli ultimi mesi.
oggi sono stato a Glendalough, un posto considerato meraviglia d’irlanda, a far blocchi. due laghetti, bellini, per l’amor del cielo. e poi dei blocchi. niente male. e poi la pioggerella, incessante. e le gocciole. si magari le gocciole. gocciolava giù ovunque. ma qualcosa si trova di semiasciutto dai. anche senza mettersi a scaldarsi su una fessura di mano in strapiombo a 90 gradi esatti. tiriamo finalemnte 2 anzi 3 tacche, e poi basta. verso casa. bei posti, ma scalare ragazzi miei è altro cazz! :P

e allora vi racconto di una bella vietta tutta da scalare che ho fatto nei mesi scorsi, perchè è un gioiellino che merita assolutamente di essere ripetuto e non ci sono in giro informazioni attendibili, che io sappia, a meno che abbiate il contatto giusto. come d’altronde spesso succede con tutte le creazioni del Giacomo. ma questa merita veramente un giro, cosicchè mi prendo l’onere e la responsabilità di scrivere queste righe qua sotto. anche col rischio di “arruffare delle piume”, come dicono gli inglesi per “pestare i i piedi a qualcuno”!

la via in questione è, come da titolo, la via del giacomo in val baione di lozio, si chiama Ultimo Arrivederci e la montagna, scopriremo poi, si chiama punta Anita.
ma tutto ciò lo scopriremo poi. in primis partiamo solo belli lanciati, con in mano poco più che le info del leo, che mi disse, tempo addietro qualcosa come: “si ci sono dei 7a, ma vai tranquillo ve la passeggiate, ci sono miliardi di spit..! io l’ho fatta con skerry!”. mi aveva anche mandato la relazione ed ero rimasto perplesso. comunque la relazione l’avevo persa nelle varie chat in giro per il web. ma l’idea invece no, era lì chiara e tonda, perchè bo, la concarena spacca, la valbaione è un posto stupendo e scalare in maglietta in autunno è una delle cose che preferisco. aggiungeteci roccia bella e bella arrampicata, e poco affollamento. aggiungeteci che Lozio è sempre e comunque il padre dei vizi, specie in valle, cosa volete di più? quindi me l’ero segnata, e li era, ad aspettare il momento giusto, che arriva questo ottobre: ultimi giorni prima di andare a dublino, ultima chance di assorbire quanto più rosso di foglie di faggio autunnali della valle. ultimi cieli azzurri e sole scottante per un po’ di mesi. ingaggio il buon Armando e partiamo alla volta della chiesetta. ma.. come cazzo ci si arriva a sta chiesetta? l’ultima volta ero venuto d’inverno e comunque, inutile dire che, non mi ricordo una mazza. il socio non è mai stato. e quindi, dopo ben 6 o 7 minuti dalla macchina ci siamo già persi! :P ottimo inizio! ahah! comunque raspando tra gli arbusti in qualche modo arriviamo a sta maledetta chiesetta e siamo on the go. trotterelliamo su, guardando affascinati la parete dove dovrebbe salire la via del Berni, (sticazzi, avere il livello dev’essere veramente una mina, quindi se tu lettore, sei per caso uno forte, beh, quello (sx orog.) è il lato della valle che ti deve interessare!). Quando poi spunta la nostra parete inizia a venirmi qualche dubbio: ma avrò capito giusto? è questa la parete? o magari è più su? o magari è dall’altra parte? ostia sta roba è mega strapiombante, dove può passare una vietta che arriva max al 7a?! mah, continuiamo a salire e arrivare sotto la parete prevede superare un saltino erboso non banale, che incrementa i miei dubbi. ma siamo motivati e continuiamo e infatti sbam! appena raggiungiamo la cima di sto canale/ghiaione erboso, il primo spit campeggia esattamente nell’unico posto dove te lo aspetteresti. e poi il secondo e tutta la fila: ostia sembra duro sto primo tiro! bah! sarà questo il 7a!? parte il socio è in effetti il primo tiro è una bella bastonata. “impossibile che sia 7a sta roba!” bah, provo anche io da due e in effetti c’è una sezioncina che l’è prope dura! mah! però stupendo. veramente! poi il secondo.. ancora duro. e il terzo? anche. e così via si susseguono! all’inziio del quarto sbaglio strada e mi infilo in una fessura obliqua fuorviato da un chiodino, invece no, bisogna andare su dritto per dritto! si continua su per ste placche grigie di roccia stupenda a buchi, fino al magnifico diedro rovescio, che è forse l’unico tiro che riusciamo a scalare in libera. veramente una chicca! sopra invece la linea perde un po’: si continua per placche grigie, ma i numerosissimi spit ti inducono a pensare che ci siano diverse sezioni di A0 e a tirarli (ahah!!:D non che sia difficile convincerci in realtà!). ci sono sezioni belle e da scalare, ma altre veramente troppo dure per noi e l’unica è tirare! insomma in qualche modo ci ruspiamo su, consapevoli che alla fine il livello a sufficienza non ce l’hai mai, quindi tantovale essere qua e rasparsi su, che comunque il posto in cui siamo è eccezionale e tirare qualche coppia non ha mai ucciso nessuno!

il libro di via dice che gli altri ripetitori sono gente che si tiene a pacchi, quindi se non hano avuto da ridire sui gradi magari erano davvero dei 6c, solo duri..? (!!) bah! devo ancora chiedere un parere ad Angelin e al Gatto.. al Leo non chiedo neanche! ;D
doppie lisce e via.
scendere per gerù è un piacere e in un attimo si è giù. poi dalla chiesetta c’è una strada (!!) che va fuori tutta a dx facci a valle.. aaaaah! ostia adesso che lo sappiamo bisogna tornare a farne un’altra..!! ma non c’è osti! pota allora affilare i chiodi!! eeh! li a dx spazio ce n’è in abbondanza, ma le pendenze cambiano, il colore della roccia anche. la qualità non si capisce ma cercando roccia bella per me c’è. il problema è passare.. auguri!
parlottando delle folle turistiche che non affollano lozio, e di quanto questo forse sia un bene, e confrontando l’esperienza del mio socio scalvino con la mia scarsa di soverese trasfontaliero, si parla di pizze e di pub e di birre.. beh questi ultimi due a dublino non mancheranno dai.. rientrando faccio del mio meglio per assorbire ancora un tramonto in valle per darle l'”ultimo arrivederci” per qualche mese!

tecnico
da relazione (vedi sotto) (non so la fonte):
via ultimo arrivederci alla cima anita
7a(6a+ obb) S1 350 m

portare 0.5,1 e 2.

avvicinamento: arrivare a villa di lozio, tenere la dx, puntando alla chiesina che si vede già dalla strada. parcheggiare in uno spiazzo, quindi prendere la strada vs sx faccia a monte (fam) e proseguire lungamente, fino a una snatella, quindi ancora a sx verso delle baite e poi finalmente la strada gira e torna verso la chiesetta. dalla chiesetta su in val baione sul sentiero finchè si vede sulla sx super eviednte la parete. salire in un canalino erboso il salto roccioso e poi su per il canale fino alla base. la via attacca nel punto più logico in mezzo alla parete, a sx del grottone enorme, sulla verticale dello “spigolo”/estremità sx della parete (vedi foto). calcolare max un paio d’ore dal parchegio alla base, canale incluso.
la via si trova seguendo gli spit, unica eccezione è la partenza del 4o tiro, dopo la cengia erbosa: c’è un chiodo in una fessura sulla sx, invece bisogna tirare dritto in vertical per un fessurino, quindi obliquare un paio di metri a sx su un terrazzo, e sparare su nel grigio (spit gialli) roccia super a buchi ma non logico ecco (scalta stupenda però!). dopo il diedro la via non ha una logica ma sale dritta più o meno, comunque ci sono un sacco di spit basta farsi guidare.
metto un tracciato qua sotto NBBB è MOLTO APPROSSIMATIVO e fatto da me!! non è affidabile e serve sol oa dare un’idea di dove passa la via per trovare l’attacco!

doppie tutto liscio, soste a spit con qualcosa anche per calarsi in generale alla grande. abbiam lasciato un cordone su uno speroncino per fare una doppietta da 30 ed evitarsi il prato verticale al rientro.
materiale bo, i friendini che dicono non mi sembra siano indispensabili, noi, a parte quando ho sbagliato io strada, non credo che abibmao usato nulla, però al solito, il verdino totem salva la vita e non pesa quasi nulla, quindi why not!? :D

impressioni (ahah!): secondo il nostro modestissimo parere di falesisti della domenica, tecnicamente la via è bella tosta. almeno, i tiri di 7a non immaginatevi dei 7a da falesia ecco! in tutti i tiri,eccetto il diedro, abbiamo trovato almeno qualche sezione proprio da non saper proprio impostare. seghe noi, indubbiamente, però ecco, tenete presente di non andarci con l’autostima troppo alta ahah! :P comunque è tutta assolutamente godibile per quanto riguarda la scalata, se non vi infastidisce appendervi a qualche spit! :D ci sono dei tiri veramente stupendi, tutta la prima parte è veramente meritevole! e anche sopra delle belle sezioni tutte da scalare! l’obbligato 6a+ bo, può starci perchè è chiodata molto bene, però insomma per divertirsi secondo me il 6c molto solido serve, per passare senza staffate disumane un buon 6b/6b+, per arrivare in cima se è il sogno della vostra vita forse il 6a+ ci sta!

sum up
in ogni caso la via è veramente bella, scalata sostenuta su roccia molto bella in posto eccezionale. bella lunga e continua. fuori dalle rotte solite, merita assolutamente un giro!

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