-“guarda un po’ sta roba qua.. vedi se c’è qualcosa che ti può in qualche maniera servire o se è tutta roba d’antiquariato buona solo per essere venduta come ferro.. l’abbiam recuperata dalla raccolta ferro dell’oratorio..”
una mazzetta di due o tre chiodoni nuovi di zecca, mai usati, e un paio di dadini, insieme a un discensore oldschool. la morte dell’alpinismo, ho pensato. se non c’ero io erano ferro vecchio. la gente li butta via come cimeli ormai sorpassati. come se lo spit li avesse resi inutili. come se l’arrampicata sportiva si fosse mangiata l’alpinismo e non fossero due cose complementari. come se con l’invenzione dell’aereo fossero scomparse le ferrovie e le automobili. (magari?)
nessuno. nessuno si ricorda più niente?
l’avventura, il brivido, la curiosità, l’esplorazione, l’ignoto, la cima, l’inventiva, la linea sfuggente.
eppure son convinto che basti alzare il culo. tornare là in alto, guardarsi intorno, lasciar andare la fantasia, assaporare l’ambiente.
e vi verranno mille idee. mille possibilità. mille spunti e mille dubbi.
magari con quei chiodi oggi ci si potrebbero fare cose impensabili. all’avanguardia. anzi, nel futuro.
anche ne lfuturo più “pulito”, io due chiodini dietro li porto sempre.
mi hanno segnato recentemente che “pà e pàgn ì è mai catìf cumpàgn”[1].
neanche martello e chiodi, per quanto mi riguarda. :D
[1]proverbio dal bergamasco: pane e panni non sono mai cattivi compagni: si fa riferimento alla decisione sulla leggerezza versus abbondanza nella preparazione dello zaino per qualsivoglia salita. mi portava a conoscenza di questa chicca il buon filo (al quale a sua volta l’aveva insegnata il buon gianlu [ah la sana e rimpianta trasmissione orale!!] ;D) caricandosi lo zaino da 90 litri sulle spalle per salire al bivacco città di clusone dove saremmo stati, banchettando, per 3 giorni, questo maggio. [abbiamo ripetuto, tra l’altro, una chicca come yook yook esempio quantomai concreto dove i chiodi dimostrano di essere non solo all’altezza ma ben oltre, per eleganza e funzionalità, gli spit, coi quali si mischiano magicamente in un fluire di movimenti e passi di danza]. chapeau.