A volte apri fb e ti capitano cose strane, a volte molto belle e interessanti, a volte inutili, a volte curiose. L’altro giorno, ad esempio, ho letto questa frase, scritta da una mia amica valserianese doc:
“I gelati sono buoni ma costano milioni sceeeeeeec!!!”
semplice e geniale: una struggente verità.
qualche giorno dopo, mi ritrovo a sentire una frase molto simile: “le montagne sono grandi!!!!” disse il moneta, scoprendo, al parcheggio, che, per arrivare al bivacco bedin, ci volevano non un oretta e mezza, bensì quattro orette belle secche! E così ci incamminiamo: con marcello e il moneta, il sottoscritto, pensando al fatto che “le montagne sono belle ma sono stragrandi sceeeec!!” ;D
passo dopo passo sbarchiamo in questo mondo parallelo meraviglioso che è l’altopiano sopra la prima pala diretti alla parete sud est della cima d’ambrusogn.
partenza ad orario antelucano (;D), ma tra macchina e avvicinamento siamo al bivacco all’una passata! “che fom??” Ma si andiamo a vedere dai, tanto son poi 20 minuti dal bivacco alla parete!
20 minuti?! Sarà. ma la discesa del canale pieno di neve, saltando da un mugo a un ghiaione a un altro mugo, ci sembrerà quantomeno impegnativa: se arrivate alla base senza problemi avrete tutta la mia stima e considerazone di ottimi alpinisti e ravanatori!! :P noi triboliamo e ci impieghiamo un’oretta buona a raggiungere la base della parete: oramai sono le tre!!! ma oramai siamo arrivati qua!! “dom che ‘n va!!”
attachiamo il nostro obbiettivo, che si chiama via del diedro: una decina di tiri sul V/VI. Partiamo e tre o quattro divertenti tirelli su ottima roccia ci portano alla cengia, ma non siamo proprio dei fulmini e le quattro sono passate.. che fare? Mah..? potremmo provare a traversare su sta cengia e uscire sulla via a fianco: sono un paio di tiri in meno e abbastanza più facili…? vada per questa alternativa: la via si dovrebbe chiamare “attraverso il mugo”! Andiamo a cercarla facendoci largo nella fitta arbutaia mugosa che popola la cengia, che contribuisce a convincerci di essere nella direzione giusta! Ma quale sarà il sistema di diedri schizzato sulla guida del de biasio?
Abbiamo davanti a noi un evidente colatoio: un bel diedro e poi un’antro scuro. La relazione direbbe diedri di quinto. Qua sopra sembra poco quinto, ma altri posti dove andare non sembrano esserci. Come faremo a saltar fuori da quel buco là? Booo! “pota san’fai?” alla fine optiamo per provarci: ci sarà pur un qualche escamotage per saltar fuori!
Dopo un bel primo diedro niente male ci ritroviamo nella nicchia vista da sotto: tutto è bagnato e fangoso. Il moneta guarda in su perplesso, marcello non sa che dire. Insomma c’è del lavoro sporco da fare e giustamente quando c’è da ravanare tocca al bocia! non che mi dispiaccia!! ;D e allora parto su per una placchetta a buchi, dove in ogni buco ci stanno 3 dita di fango limaccioso! (bene!, figo! ;D) riesco a piazzare un paio di tricam e alzarmi; poi un traversino delicato su blocchi parecchio precari e mi ritrovo nel fondo dell’antro. “E adès?” A occhio mi ispirerebbe a destra: sembra quasi manigliato.. vado a curiosare e… trovo un chiodo!! primo chiodo del giorno (e unico!)! Bella storia! Allora forse si passa da sta parte! Punto l’esterno della grotta e con un paio di passi caminosi ci arrivo senza occorrere nell’occorrenza di testare alcuna protezione!
Da qui con altri due tirelli raggiungiamo il mugo attraverso il quale si salta fuori,
e al tramonto, giusti giusti, siamo in cresta!
Una bella sgambata in ambiente mozzafiato e arriviamo al bivacco con le ultime luci! Che spettacolo!
Dormita sonora e poi un risveglio nella calura totale: ma totale totale! Al punto che ci farà desistere dal curiosare i conigli ruggenti che ci eravamo immaginati di tentare il giorno dopo! E allora giù, verso la fontana del paesino di pradimezzo, nella quale il moneta che fa il bagno verrà immortalato dalla popolazione locale, incuriosità nel vedere questo strano spettacolo! ;D
che figata le dolomiti. E le pale. Questi paretoni giganti che ti osservano e ti affascinano e ti attraggono. Mi mancavano un sacco. Le vie senza dentro niente, che cosa meravigliosa! Questi qua all’ovest che spittano tutte le soste, cosa si perdono!! ci voleva una boccata d’aria, come aperitivo per una stagione che arriva! Daje!