magic line, qualido

a metà settimana, durante un mega temporale sopraggiunto di colpo in un osplendido giorno all’apparenza di sole, ti arriva il classico sms: cosa fai sabato?
bella domanda. come sempre dipende dal meteo. magari andrò a far festa. magari andrò ad arroccarmi su qualche rupe orobica. who knows?!

in settimana sento, su quel maledetto attrezzo chiamato whattsapp, con cui mandando dei disegni alla gente ti fai delle grasse risate, il buon gianola, forte falesista premanese sempre in forma e voglioso di roccia ingaggiosa.
la domenica mi chiede il gianola. pota, sto weekend c’è il raduno bal. che chissà se riusciremo a farlo e chissà dove andremo ma non si può mancare!! anzi, vecio, perchè non sei dei nostri al bal?
sabato va coi falesisti il ragazzo, che si tiene di brutto. però magari ci raggiunge la domenica. al cavallo, se andiamo al cavallo. chiusa li, ci sentiamo.
il giorno dopo mi scrive che venerdì è in ferie. ma io venerdì avrei le mie 4 ore e mezza di mecc delle macchine e, in primis, per senso del dovere (mah) declino, perplesso anche dalla meteo. ma la sera ricontrollo. e venerdì sembra diano bello. davvero bello. e la mia mente inziia a elaborare soluzioni, organizzare costruire disfare sistemare le situazioni piu svariate. e alla fine ho un piano. che non so se potrà funzionare, ma sicuro si potrà provare. avevamo mica parlato di qualido io e il gianola una volta passeggiando sul granito della valle dell’orco?! e mica il raduno bal forse doveva essere in qualido?! e mi era venuta voglia di ingaggiarmi da quelle parti?! qualiquasi gli faccio una propostina al socio, che potrebbe starci. c’è una linea.. una linea magica.. che è da un po’ che la tengo d’occhio…. e la meccanica delle macchine pota. anche lei meritava in effetti, non lo metto in dubbio. mi perdonerà.

e allora via, salta sul primo treno, incastra l’ennesima cena di saluto a soci che se ne vanno in australia, mettici dentro anche un paio di ore di sonno, rintraccia un posto dove dormire venerdì sera in zona lecco, fai il pieno di benza della macchina ed è tutto sembra diventare pian piano più fattibile.

alle 4 e 41 di venerdì mattina, sono alla guida del mio fiestino, metto della buona musica, sono un po’ rincoglionito e viaggio alla grande lungo la valcamonica e la valtellina. arrivo ad ardenno addirittura in anticipo!

la parete è bella e grande, le placche sono belle compatte. un tiro dopo l’altro ci alziamo ammirando le cime intorno a noi piene di neve primaverile.

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a comando alterno, veloci ma tranquilli, andiamo sempre piu su, leggeri e decisi a goderci questo bel sole primaverile! scambiamo giusto due battute alle soste, per prender fiato e ripartire.

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qualido

un pizzico di brio sul tiro duro di placca me lo prendo sbagliando strada e finendo prima nel nulla liscissimo e pochi istanti dopo appeso alla corda 15 metri sotto, a testa in giù; ma si riparte e non si molla un cazzo.

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mi diverto un sacco sul tiro chiave della fessurina a staffare i friend e giocare all’artificiale, così come a fare le foto al mio compare che se lo passeggia in libera incastrando e spalmando l’inverosimile!

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e poi su, la parete pian piano spiana ma non bisogna lasciarsi andare: alla vista della “vetta” parto dritto per dritto e mi trovo nel nulla totale con 40 metri di lasco e devo tornare giu disarrampicando in discesa col mio socio che se la grigna in sosta guardando le mie peripezie.

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ma in qualche modo siam su, foto di vetta, scatoletta di tonno, e giu!

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doppiettazze da 70 come dei fulmini, che andiam così veloce che i due chicchi di grandine che ci colpiscono, impauriti, se tornano da dove erano venuti. alle 6 siamo alla macchina e quasi quasi ci faremmo un tuffo nel fiume! cazzo fa caldino qua giu in fondo, altro che l’ariettina che tirava su in sosta!! va che forse arriva l’estate… forse.
e via, saliamo sulla spaziale seat del gianola e via, veloci come il vento. che per cena siamo quasi bellamente a casa. (lui forse, io dopo altre due ore di estenuante guida solitaria per le stradine camune. :D)

info sulla via:
magic line, 700m 7c e a1(6b(+?)obb)/s2+/III
classica e molto ripetuta via del qualido. attrezzatura ottima a piastrine artigianali e qualche spit. arrampicata prevalentemente di placca chiodata abbastanza ariosa, tiro chiave azzerabile con friends medi-medio-piccoli. discesa doppie sulla via, una doppia fuori via cordone blu evidente (la penultima!). roccia sempre ottima anche se ci sono diverse cengette erbose abbastanza fastidiose che tolgono continuità e che rendon anche i tiri di quarto e il traverso di 3o moolto delicati (perchè spesso difficil ida proteggere!). (è una parete alpina, non una falesia insomma. ;D)
una serie di friend (0.4–>2) fa comodo quindi non solo per azzerare il tiroduro (che ha anche tre o quattro spit) ma per proteggere questi tratti. soste ottime o comunque buone.
ottime relazioni sul web, in particolare sul sito paolo e sonja.
personalmente ho trovato l’arrampicata entuisiasmante solo a tratti ma d’altronde su una grande parete nno si può pretendere.. :D tutto sommato una gran via per i placchisti e gli amanti del genere, consigliata.

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un week end in valbrembana

verdon o valcamonica? questo dubbio esistenziale ha distrutto il mio venerdì. alla fine son salatato su un treno e ho lasciato le redini al destino. che mi ha portato in un posto inaspetatto: la valbrembana

 

sabato è una giornata di meteo non eccelso ma accettabile, una tipica giornata da falesia. una giornata che in montagna condizioni pessime. la mia voglia d iscalare è alle stelle che sono in astinenzaper motivi varii ormai da quasi dieci giorni. e così vai di portiera. una falesia per noi assai lontana e sconosciuta. ci attende un’ottimo calcare super compatto, in un bellisimo angolino boscoso. ottima compagni e belle linee per una giornata yeah! in serata mi aggrego a teo, mio compaesano, forte falesista ed esperto giramondo che oggi ho avuto modo di conoscere, per una grigliatina al viva, che continuerà fino verso la nottata. ottima  e abbondante carne accompagnata da buon vino (e buona birra e sambuca in abbondanza :D) e gente sconosciuta che racconta le sue storie. spettacolo. in ogni caso cerco di andare a dormire abbastanza presto per essere in forma la domenica: una giornata che si rivelerà essere forse il primo giorno con una parvenza estiva. la meteo ancora non proprio consolidata ci fa optare per il corno branchino, elegante parete di un’ottimo calcare compatto, che si affaccia imponenete  sul paesino di roncobello. ci sono 4 linee, tutte dure e in ottica più o meno sportiva. optiamo (per fortuna) per la più abbordabile, un pensiero per ciano, che corre nel centro della parete per placche leggermente strapiombanti di roccia perlopiù ottima. con un’arrampicata tecnica e sempre molto sostenuta, di sicura soddisfazione (soprattuto per chi ha il livello ma anche per noi dai.. ahah!), si arriva in cima a questo corno, immerso in un’ambiente veramente super, uno di quegl’angoli di orobie che non baratterei con nessun posto al mondo. tre doppiette nella verticalità del vuoto e siamo agli zaini, quattro passi e siamo alla macchina, pochi minuti e siamo davanti alla solita ottima birra.

l’ultima volta che ho bevuto una birra qua era inizio inverno, faceva un freddo abbastanza sostenuto ed eravamo stati a ravanare nel lato oscuro del pietra quadra armati di picche ramponi chiodi e friend, all’ombra di una nord, su roccia a tratti precaria, senza sapere dove stavamo andando. oggi abbiamo scalato al sole, su solidi spit, su difficoltà elevate su roccia ottima e una linea  d’autore preconfezionata. situazioni diversissime ma la stessa passione, che ci spinge a guardare in alto e a provare a salire. bless.

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panorami orobici

 

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ultimo simpatico tiro e la sua verticalità

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6b che sembra (e si rivelerà) molto poco seibbì

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la simpatica uscita del secondo tiro, super allungone veramente tosto! notare la roccia spettacolare!

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info tecniche:

 

sulla falesia di portiera: raggiungere sangiovanni bianco, passarlo e prima della galleria andare a dx. continaure qualche km fino a un ponte sulla dx con cartello non proprio visibile con scritto portiera. attraversare il ponte e seguire per un bel pezzo la strada a tornanti (passare la sbarra e continuare..) finchè c’è una strada sterrata sulla destra che sale. lasciare l’auto e salire per questa strada: si cammina 5 minuti e si raggiunge il primo settore. vicino ci sono diversi settori con diffocoltà di tutti i tipi ma per lo più medio alte. la roccia è un ottimo calcare molto compatto, si scala in gran parte su placche, a buchetti e tacche. è un po’ più fresca di altre falesia bergamasche, restando in un bosco. alcuni settori sono esposti a ovest, altri a est.

sul corno branchino: raggiungere roncobello e continuare sulla strada (nb a pagamento da un mese a questa parte costo giornaliero=2 euro!). si parcheggia alla fine della strada e in mezzora per comodo sentiero in falsopiano si è alla base della parete. ci sono 4 linee una all’estrema sisnistra piu alpinistica, le altre tutte sportive, chiodate piu o meno lungo. le difficoltà sono sempre abbastanza elevate. la nostra via, un pensiero per ciano era data 7a+, 6b obbligato. (7a+,7a, 5c, 7a+, 6b, 6c+) noi abbiamo trovato tutto veramente duro. non voglio dire che sono gradi sbagliati perchè sopra il 7a non saprei valutare. quanto ai tiri di 6b e 6c+ sono sicuramente almeno un grado più duri. il 6b obbligato per me è abbastanza expo, (almeno, senza staffe! ahaha!). in ogni caso tenere conto di chi erano gli apritori.. :D
discesa comodissime doppie. tutto sommato un bellissimo posto, roccia quasi sempre ottima, ma siamo comunque in ambiente e c’è qualche metro un po’ più delicato, chiodatura sempre ottima a spit quasi falesia.

tutte le info su portiera e corno branchino sono anche sulla guida valli bergamasche del versante sud.

tutto sommato il posto spacca un sacco e merita veramente ma per goderne appieno consiglio un solido 7a a vista o dimestichezza con l’azzero.. ahahah! ;D enjoy orobian realities. allenarsi.

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